Fontane di San Carlo e Conca, trovati gli sponsor
Professionisti e imprese hanno risposto all’avviso pubblico del Comune. Soddisfatto l’assessore Guidi: “Bandi apripista per altri interventi” Link all’articolo
Professionisti e imprese hanno risposto all’avviso pubblico del Comune. Soddisfatto l’assessore Guidi: “Bandi apripista per altri interventi” Link all’articolo
Roberto De Franco del Fonte S. Carlo ci svela tutti i segreti di questo pesce facile da trovare e di basso costo. Ecco un pesce molto diffuso nei mesi primaverili, magari meno nobile di quelli a cui siamo abituati, ma facilmente reperibile nel nostro mare e di grande soddisfazione nel piatto. «Il segreto per assaporarne al meglio le carni e insieme le proprietà nutrizionali, è cuocerlo il meno possibile – spiega Roberto De Franco, chef patron dell’appena inaugurato Fonte San Carlo a San Carlo Terme, sulla collina a ridosso di Massa – perché come tutto il pesce azzurro si asciuga facilmente. Se possibile è meglio crudo, appena marinato o leggermente scottato. Come tonno, ricciola, sgombro è ricco di omega tre».” Link all’articolo
Alphandery presidente dell’Unione: “Godono di ottima salute perché sanno anticipare il futuro” Link al PDF
La struttura termale apuana è pronta ad accogliere l’Unione imprese centenarie italiane, prestigiosa realtà che annovera tra i propri associati le eccellenze più longeve del Made in Italy. MASSA Dopo la recente riapertura delle terme di San Carlo che hanno segnato il rilancio del rinnovato impianto di imbottigliamento, insieme al recupero di due sorgenti e a un’accurata opera di ammodernamento strutturale, che ha incluso la riapertura sia del ristorante che del parco e della terrazza panoramica con vista mare e montagne, oggi è la volta del primo vero appuntamento stagionale. Link all’articolo
MASSA. Oggi a San Carlo l’assemblea generale dell’Uici che raccoglie quaranta storici marchi italiani . Il presidente Alphandery: E’ anche un modo per far conoscere e promuovere la nostra acqua. Primo importante appuntamento alle Terme di San Carlo, dopo la riapertura dello storico complesso che ha beneficiato del progetto di riqualificazione nell’area di concessione mineraria, voluto e realizzato da Eugenio Alphandery, attuale presidente di Acqua San Carlo spa. A partire dalle ore 11 di oggi la struttura termale ospita il primo appuntamento stagionale della Unione imprese centenarie italiane, realtà che annovera tra i suoi associati le eccellenze più longeve del Made in Italy, tra cui Acetaia Del Duca 1891, Poli Distillerie 1898, Giusto Manetti Battiloro 1820 e Biscottificio Antonio Mattei 1858. Link all’articolo
Parco, impianto e il ristorante: San Carlo riparte. La nuova “mappa” Presentata anche la bevanda “Fermento Vivenda”. Il patron Alphandery: «Meno marketing e più qualità». Riaprono le terme di San Carlo , complesso storico che ha beneficiato del progetto di riqualificazione nell’area di concessione mineraria, voluto e realizzato da Eugenio Alphandery, attuale presidente della società e già presidente della nota Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella. E’ l’inizio di un nuovo periodo per l’intera realtà apuana, preceduto dall’avvio del rinnovato impianto di imbottigliamento. Domani, alle 11, è in programma l’inaugurazione, a partire dal parco e proseguendo con la presentazione dell’Acqua San Carlo fonte Zonder, con il taglio del nastro del nuovo ristorante e infine con la presentazione della San Carlo Fermento Vivenda, la bevanda a fermentazione naturale prodotta con l’acqua San Carlo. Ospite d’onore è l’ex conduttrice televisiva, oggi impegnata in politica, Gabriella Carlucci. Sono qui perché innamorato da sempre di questa acqua oligominerale unica al mondo – racconta l’ingegnere fiorentino con la passione per la vela e per i motori – che in casa nostra si beveva dai tempi del mio bisnonno. Mai però avrei pensato di acquistare questa azienda di un’acqua dal valore notevole, che vanta una differenza abissale rispetto ad altre. Un’acqua proveniente da tre sorgenti risistemate e visitabili, due delle quali erano in disuso, e recuperate con interventi importanti insieme alla sistemazione del parco e all’acquisto di alcuni appezzamenti di terreno circostanti, che sono andati a completare l’opera di ammodernamento degli impianti per l’imbottigliamento e di tutto l’edificio. Dalle fondamenta fino alla terrazza panoramica, da cui si gode di una vista incantevole che va dalle Alpi Apuane fino al mare. Oltre alla sorgente Aurelia, si aggiungono la Tiberia e la Zonder, la più curativa e destinata alle farmacie per le sue caratteristiche, intitolata a Nicola, il cui nipote Luigi ha disegnato l’etichetta. Link all’articolo
Inaugurazione per l’investimento dell’architetto nella struttura: ristorante, parco e imbottigliamento. Uno studio sugli effetti benefici dell’acqua affidato a Luca Antonioli, ricercatore dell’università di Pisa Un mix di emozioni fatte di ricordi, progetti e sapori, quello che ha caratterizzato l’inaugurazione del parco delle Terme di San Carlo. Protagonista assoluto Eugenio Alphandery, l’ingegnere fiorentino con la passione per la vela e i motori, che ha realizzato il progetto di riqualificazione nell’area di concessione mineraria, attuale presidente della San Carlo spa. Ospite d’onore, Gabriella Carlucci, che si è impegnata a promuovere il marchio apuano – ha promesso l’ex conduttrice televisiva, oggi impegnata in politica – nell’ambito di “Estimar”, il festival del cinema italo-spagnolo di Palma di Maiorca in Spagna. Presente anche il sindaco di Massa, che ha spiegato: “le ragioni che mi vedono qui sono diverse – sottolinea Francesco Persiani – quella di rendere omaggio a San Carlo, porta delle Apuane, e il fatto di riconoscere lo sforzo imprenditoriale in un momento di ripartenza come quello che stiamo attraversando, in cui il Comune sarà coprotagonisti nel tentativo rilanciare l’intera zona”. Tra gli intervenuti Luca Antonioli, ricercatore al dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell’università di Pisa, a cui è stato commissionato uno studio per verificare gli effetti benefici dell’acqua San Carlo. E Pier Luigi Zonder, che ha ringraziato Eugenio Alphandery: a nome di tutta la nostra famiglia, per l’impegno profuso nel realizzare questo ambizioso progetto – ha ricordato l’architetto – legato a un’acqua che il dottor Nicola Zonder, da cui discendiamo, definì straordinaria per le sue proprietà terapeutiche. Link all’articolo
Pensate a ciò che si può togliere da un pietanza anziché a che cosa si può aggiungere. Preparate per sottrazione con quello che ha un valore e non per addizione con quello che è superfluo. E’ sia il motto, che il più grande insegnamento che svela di aver ricevuto Roberto De Franco, noto chef del ristorante Fonte San Carlo, che riapre i battenti all’interno del parco termale. Una filosofia quella del cuoco d’origine calabrese che ha accettato l’invito di Eugenio Alphandery, dopo essersi innamorato di un luogo meraviglioso per passare dei momenti graditi – racconta lo stesso De Franco – ispirata al concetto che l’ingrediente ci sta bene se ha un senso e non perché semplicemente bello o di moda. La passione divenuta professione sboccia nel 1987 e dopo un percorso stellato in diversi tra i migliori ristoranti dello Stivale, come Emiliano di Stresa, lo porta ad aprire locali sia in Europa che nel mondo, dove tutti – sottolinea – riconoscono il buon gusto della cucina italiana. Dal Piemonte a Castiglioncello, dove è stato patron del Volvèr, l’ultimo dei suoi ristoranti prima di approdare a Massa, passando da Parigi, Shanghai Hong Kong e Singapore. La Fonte di San Carlo fa uso sia di prodotti d’eccellenza del territorio che di altri – spiega lo chef, che ha aperto un ristorante anche per il presidente dell’Azerbaijan – proponendo degustazioni, tra il gusto del mare e delle Apuane, con prezzi accessibili a tutti. Obiettivo di De Franco è anche quello di dar vita a un trinomio tra cibo, natura e arte – auspica ispirato dallo scenario che lo circonda –. E’ vero che la strada è un po’ tortuosa, come quella per raggiungere San Carlo, ma una volta arrivati qui ciò che vi aspetta è unico al mondo, sia per la vista che per il palato. Link all’articolo
Riaprono le terme di San Carlo La grande sfida di Alphandery Domani l’inaugurazione con Gabriella Carlucci ospite d’onore. Rinnovato l’impianto di imbottigliamento. L’acqua proviene da tre sorgenti (due erano in disuso) risistemate e visitabili. Riqualificato anche il parco. Riaprono le terme di San Carlo, complesso storico che ha beneficiato del progetto di riqualificazione nell’area di concessione mineraria, voluto e realizzato da Eugenio Alphandery, attuale presidente della società e già presidente della nota Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella. E’ l’inizio di un nuovo periodo per l’intera realtà apuana, preceduto dall’avvio del rinnovato impianto di imbottigliamento. Domani, alle 11, è in programma l’inaugurazione, a partire dal parco e proseguendo con la presentazione dell’Acqua San Carlo fonte Zonder, con il taglio del nastro del nuovo ristorante e infine con la presentazione della San Carlo Fermento Vivenda, la bevanda a fermentazione naturale prodotta con l’acqua San Carlo. Ospite d’onore è l’ex conduttrice televisiva, oggi impegnata in politica, Gabriella Carlucci. Sono qui perché innamorato da sempre di questa acqua oligominerale unica al mondo – racconta l’ingegnere fiorentino con la passione per la vela e per i motori – che in casa nostra si beveva dai tempi del mio bisnonno. Mai però avrei pensato di acquistare questa azienda di un’acqua dal valore notevole, che vanta una differenza abissale rispetto ad altre. Un’acqua proveniente da tre sorgenti risistemate e visitabili, due delle quali erano in disuso, e recuperate con interventi importanti insieme alla sistemazione del parco e all’acquisto di alcuni appezzamenti di terreno circostanti, che sono andati a completare l’opera di ammodernamento degli impianti per l’imbottigliamento e di tutto l’edificio. Dalle fondamenta fino alla terrazza panoramica, da cui si gode di una vista incantevole che va dalle Alpi Apuane fino al mare. Oltre alla sorgente Aurelia, si aggiungono la Tiberia e la Zonder, la più curativa e destinata alle farmacie per le sue caratteristiche, intitolata a Nicola, il cui nipote Luigi ha disegnato l’etichetta. Stefano Guidoni
Iacopo Beani ringrazia il titolare: “Si deve tutto a lui, negli ultimi anni ne abbiamo viste di cotte e di crude” Se oggi siamo qui a San Carlo e abbiamo ancora un lavoro lo dobbiamo esclusivamente ad Eugenio Alphandery”. A dirlo senza troppi giri di parole è Iacopo Beani, da oltre trentanni addetto alla produzione nello stabilimento apuano. In questi anni, soprattutto negli ultimi caratterizzati dalla pandemia, durante i quali abbiamo proseguito con fatica a lavorare – racconta anche a nome dei colleghi – ne abbiamo viste di cotte e di crude, fino a temere seriamente di chiudere. Cinque le fasi che danno vita al processo produttivo, che ha inizio con l’ingresso delle bottiglie vuote al depallettizzatore, dove vengono prima tolte dai bancali e passate al controllo – spiega Beani – poi a seguire sciacquate e disinfettate prima di essere imbottigliate in ambiente sterile, e quindi tappate. Dopo il controllo del livello e del tappo tocca all’etichettatura, seguita da incartonamento e timbratura, prima di essere rimesse nei bancali al pallettizzatore. Ecco pronte le bottiglie da venticinque, settantacinque e cento centilitri dell’acqua San Carlo naturale e gasata. SteG Link all’articolo