press Il Ristorante

Chef stellato per il ristorante De Franco pronto a stupire

Pensate a ciò che si può togliere da un pietanza anziché a che cosa si può aggiungere. Preparate per sottrazione con quello che ha un valore e non per addizione con quello che è superfluo. E’ sia il motto, che il più grande insegnamento che svela di aver ricevuto Roberto De Franco, noto chef del ristorante Fonte San Carlo, che riapre i battenti all’interno del parco termale. Una filosofia quella del cuoco d’origine calabrese che ha accettato l’invito di Eugenio Alphandery, dopo essersi innamorato di un luogo meraviglioso per passare dei momenti graditi – racconta lo stesso De Franco – ispirata al concetto che l’ingrediente ci sta bene se ha un senso e non perché semplicemente bello o di moda. La passione divenuta professione sboccia nel 1987 e dopo un percorso stellato in diversi tra i migliori ristoranti dello Stivale, come Emiliano di Stresa, lo porta ad aprire locali sia in Europa che nel mondo, dove tutti – sottolinea – riconoscono il buon gusto della cucina italiana. Dal Piemonte a Castiglioncello, dove è stato patron del Volvèr, l’ultimo dei suoi ristoranti prima di approdare a Massa, passando da Parigi, Shanghai Hong Kong e Singapore. La Fonte di San Carlo fa uso sia di prodotti d’eccellenza del territorio che di altri – spiega lo chef, che ha aperto un ristorante anche per il presidente dell’Azerbaijan – proponendo degustazioni, tra il gusto del mare e delle Apuane, con prezzi accessibili a tutti. Obiettivo di De Franco è anche quello di dar vita a un trinomio tra cibo, natura e arte – auspica ispirato dallo scenario che lo circonda –. E’ vero che la strada è un po’ tortuosa, come quella per raggiungere San Carlo, ma una volta arrivati qui ciò che vi aspetta è unico al mondo, sia per la vista che per il palato. Link all’articolo

press Fontana

Riaprono le terme di San Carlo – La grande sfida di Alphandery

Riaprono le terme di San Carlo La grande sfida di Alphandery Domani l’inaugurazione con Gabriella Carlucci ospite d’onore. Rinnovato l’impianto di imbottigliamento. L’acqua proviene da tre sorgenti (due erano in disuso) risistemate e visitabili. Riqualificato anche il parco. Riaprono le terme di San Carlo, complesso storico che ha beneficiato del progetto di riqualificazione nell’area di concessione mineraria, voluto e realizzato da Eugenio Alphandery, attuale presidente della società e già presidente della nota Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella. E’ l’inizio di un nuovo periodo per l’intera realtà apuana, preceduto dall’avvio del rinnovato impianto di imbottigliamento. Domani, alle 11, è in programma l’inaugurazione, a partire dal parco e proseguendo con la presentazione dell’Acqua San Carlo fonte Zonder, con il taglio del nastro del nuovo ristorante e infine con la presentazione della San Carlo Fermento Vivenda, la bevanda a fermentazione naturale prodotta con l’acqua San Carlo. Ospite d’onore è l’ex conduttrice televisiva, oggi impegnata in politica, Gabriella Carlucci. Sono qui perché innamorato da sempre di questa acqua oligominerale unica al mondo – racconta l’ingegnere fiorentino con la passione per la vela e per i motori – che in casa nostra si beveva dai tempi del mio bisnonno. Mai però avrei pensato di acquistare questa azienda di un’acqua dal valore notevole, che vanta una differenza abissale rispetto ad altre. Un’acqua proveniente da tre sorgenti risistemate e visitabili, due delle quali erano in disuso, e recuperate con interventi importanti insieme alla sistemazione del parco e all’acquisto di alcuni appezzamenti di terreno circostanti, che sono andati a completare l’opera di ammodernamento degli impianti per l’imbottigliamento e di tutto l’edificio. Dalle fondamenta fino alla terrazza panoramica, da cui si gode di una vista incantevole che va dalle Alpi Apuane fino al mare. Oltre alla sorgente Aurelia, si aggiungono la Tiberia e la Zonder, la più curativa e destinata alle farmacie per le sue caratteristiche, intitolata a Nicola, il cui nipote Luigi ha disegnato l’etichetta. Stefano Guidoni

press Abbiamo Lavoro

“Siamo felici, abbiamo ancora un lavoro”

Iacopo Beani ringrazia il titolare: “Si deve tutto a lui, negli ultimi anni ne abbiamo viste di cotte e di crude” Se oggi siamo qui a San Carlo e abbiamo ancora un lavoro lo dobbiamo esclusivamente ad Eugenio Alphandery”. A dirlo senza troppi giri di parole è Iacopo Beani, da oltre trentanni addetto alla produzione nello stabilimento apuano. In questi anni, soprattutto negli ultimi caratterizzati dalla pandemia, durante i quali abbiamo proseguito con fatica a lavorare – racconta anche a nome dei colleghi – ne abbiamo viste di cotte e di crude, fino a temere seriamente di chiudere. Cinque le fasi che danno vita al processo produttivo, che ha inizio con l’ingresso delle bottiglie vuote al depallettizzatore, dove vengono prima tolte dai bancali e passate al controllo – spiega Beani – poi a seguire sciacquate e disinfettate prima di essere imbottigliate in ambiente sterile, e quindi tappate. Dopo il controllo del livello e del tappo tocca all’etichettatura, seguita da incartonamento e timbratura, prima di essere rimesse nei bancali al pallettizzatore. Ecco pronte le bottiglie da venticinque, settantacinque e cento centilitri dell’acqua San Carlo naturale e gasata. SteG Link all’articolo

press Fermento Vivenda

Attesa per il lancio della nuova bevanda “Fermento Vivenda”

 C’è attesa per il lancio sul mercato della nuova bevanda a marchio San Carlo, ideata nei laboratori dello stabilimento massese da Michele Martinelli, una delle menti dell’azienda. La curiosità di scoprire almeno un elemento della ricetta, che rimane segreta, ha indotto a ipotizzare in questi giorni aromi e caratteristiche, che però non verranno svelate. Intanto, però, va detto che la bevanda non ha nulla a che vede re con la balsamite, che è una pianta erbacea che ha reso famose altre acque e pastiglie presenti sul mercato, ma che non viene usata dalla San Carlo. Al contrario, la bevanda creata nello stabilimento massese è fermentata, a base di the e di altre piante. Il suo nome sarà “Fermento Vivenda”: una sorsata veramente viva e piena di gusto. Il nuovo prodotto, pronto ad essere immesso sul mercato, ma anche il nuovo impianto di imbottigliamento, il parco con il recupero delle due sorgenti e ristorante verranno inaugurati e presentati al pubblico nel mese di aprile, ultimo atto di un progetto importantissimo, nato qualche anno fa, quando l’imprenditore fiorentino, Eugenio Alphandery, decise di uscire da Officina Profumo Santa Maria Novella, storica azienda di creme, profumi d’ambiente e liquori, fondata dai frati domenicani nel Seicento, vendere a Itaimobiliare l’ultimo 20 per cento di quote e comprare San Carlo spa, attiva su tutt’altra tipologia di mercato, quello dell’acqua minerale. Una sfida ancora in corso, che però ha visto il marchio crescere e consolidarsi mese dopo mese. Da quel giorno furono investiti nella San Carlo molti milioni di euro, innanzitutto per la riqualificazione del parco termale, poi per la riapertura delle due sorgenti di acqua Tiberia e Zonder, per la ristrutturazione dello stabilimento di imbottigliamento, per il rilancio del marchio, le nuove bottiglie rigorosamente in vetro, e adesso anche per la nuova bevanda Fermento Vivenda. Manuela D’Angel

press personal trainer

Marina Cala de’ Medici, rimettiti in forma con Ego e Volvèr

L’estate si avvicina e cresce la voglia di stare all’aria aperta e di accoglierla in bellezza. Niente di meglio, allora, che dedicarsi a una remise en forme per corpo e mente in un luogo rigenerante, lontano dai rumori e davanti al mare. Chiunque provi a mangiare bene e a rimanere in forma sa che le difficoltà maggiori si incontrano durante il giorno, se a pranzo si è obbligati a mangiare nei bar intorno all’ufficio. Ma il rimedio da adottare c’è ed è semplice: cibi sani, frutta e verdura in grandi quantità e acqua a fiumi. La risposta da oggi potete trovarla a Marina Cala de’ Medici, dove nasce la sinergia tra la palestra EGO, il ristorante Volvèr e l’acqua San Carlo. Oltre a regalare le prime occasioni per rilassarsi all’aria aperta, l’ambiente marino è un luogo di benesserenaturale per mente e corpo. E lungo la Costa degli Etruschi il Ristorante Volvèr offre tutto quello che occorre per rilassarsi e vivere un’esperienza unica davanti al mare. La palestra Ego ha il suo centro Fit Yacht-ness al Cala de’ Medici proprio sotto la bella terrazza vista mare del ristorante Volvèr. Come funziona? Alle 12,30, ogni lunedì, la palestra propone un work out intensivo di 45 minuti con un personal trainer qualificato. Alle 13,30 pranzo al Volvèr con un menù calibrato. Volvèroffre la qualità dei prodotti, pesce azzurro, ombrina di fondale, olio evo e pane integrale di propria produzione, le verdure provengono da coltivazioni biologiche. Se durante il weekend vi siete concessi qualche strappo alla regola, il lunedì è il giorno perfetto per depurarvi. Abbiamo pensato a una settimana di pranzi nutrienti ma poco calorici che vi aiuteranno a mangiare sano e rimettervi in forma senza grandi sforzi o privazioni, grazie a qualche trucco per alzare il metabolismo basale e combattere il ristagno di liquidi. La palestra Ego offre la sua professionalità e gli attrezzi all’avanguardia in una location mozza fiato. L’acqua San Carlo arriva sui tavoli del ristorante Volvèr: ancora qualità ed attenzione alla salute ed al benessere dei nostri clienti. Ricca di ossigeno, è un’acqua efficace per tutti i disturbi legati all’età, insufficienza metabolica, convalescenze e sovrappeso. Un “acqua”, come riportava un’etichetta di tanti anni fa, “adatta da 1 a 99 anni!”. È un’attività aperta a tutti, è sufficiente iscriversi! Il costo per work out con personal trainer e pranzo al Volvèr è di 25 euro, promozione speciale a chi si iscrive entro il 20 aprile. E allora che aspetti? Prenota entro il 20 aprile, pochi i posti disponibili.

press Avvenire

S.Carlo Riapre e si rinnova

È stato rinnovato e riaperto, a fine anno, lo stabilimento delle Terme di San Carlo. È nella cronice del parco delle alpi apuane che sgorga l’acqua San Carlo Fonte Aurelia, sorgente oligominerale dalle proprietà terapeutiche.  È qui che l’avvio del nuovo impianto e del complesso adiacente al parco termale segna l’inizio del progetto di riqualificazione voluto da Eugenio Alphandery, presidente dell’Officina profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella di Firenze. Da questo connubio, San Carlo spa e Officina di Santa Maria Novella, nascerà un nuovo prodotto , un abevanmda dal gusto fresco, aromatrizzata con la balsamite, pinata della tradizione dell’Officina, impiegata per la preparazione dell’acqua e delle pasticche di Santa Maria Novella.  La balsamite è la pinata della tradizione dell’Officina che già nel 1600 i frati domenicani coltivavano.  La riqualificazione è frutto di un investimento che ha permesso di integrare le cure termali con l’arte e la cultura che caratterizzano il contesto. Le materie prime utilizzate per le nuove proposte sono il “frutto” degli orti realizzati all’interno del parco di San Carlo che sono irrigati con l’acqua delle sorgenti.  All’interno del parco termale sarà dedicato ampio spazio alla coltivazione di erbe officinali come la lavanda, il rosmarino, la melissa, il timo.  L’attitudine ad aprirsi verso sempre più numerosi fruitori sarà incoraggiata dalla presenza del Centro Congressi che sarà realizzato e la ristrutturazione dell’anfiteatro permetterà lo svolgimento delle varie manifestazioni anche internazionali.  Tutto nel rispetto e nel riconoscimento delle origini del luogo e con l’orgoglio di esportare un prodotto, l’Acqua Oligominerale San Carlo, appunto.  Una sorgente conosciuta fin dai tempi dei Romani situati nelle Alpi Apuane tra cave di marmo bianco e le spiagge delle Versilia. Le Terme vennero chiamate San Carlo in onore del Vescovo di Milano Carlo Borromeo che trovandosi in condizioni di salute precaria le frequentò, nella seconda metà del ‘500 , in occasione dei suoi viaggi tra Milano e Roma.  Fu il dottor Nicola Zonder, agli inizi del ‘900  a riconoscerne le proprietà. Ma toccò alla famiglia Bonini diffondere le acque oltre i confini della zona. Antonio Degl’Innocenti

press Il Tirreno

Rinasce la San Carlo grazie a un imprenditore fiorentino

La storica ditta che imbottiglia e commercia l’acqua è pronta a riaprire dopo l’acquisizione da parte di Eugenio Alphandery. MASSA. Rinasce la ditta San Carlo. Lo fa grazie alla lungimiranza di un imprenditore fiorentino che, coraggiosamente, ha deciso di investire nel territorio apuano, riaprire una fabbrica chiusa da anni e ristrutturare un complesso termale che ha caratteristiche uniche al mondo. San Carlo da oggi avrà un po’ l’odore di Officina Profumo- Farmaceutica Santa Maria Novella: ad acquistare il complesso termale con l’impianto di imbottigliamento dell’acqua San Carlo è stato infatti Eugenio Alphandery , presidente dell’internazionale Officina Profumo. L’inaugurazione ieri mattina, davanti a tanti amici della città, tanti curiosi, tante istituzioni, la dirigenza fiorentina e la giunta di Massa quasi al completo, per onorare l’iniziativa. 5000 metri quadrati di parco, di cui 1500 di fabbricato, impianto, centro benessere e ristorante, per un restauro costato intorno ai 6,5 milioni di euro; 45mila bottiglie al giorno è invece la stima della futura e ambiziosa produzione, nei tre formati standard, da 25 cl, 75 cl e un litro, versione gassata e naturale e con il nuovo look dell’etichetta San Carlo, che mantiene però lo storico logo del soldato che beve da una ciotola. Oltre due anni di lavori, per un impianto nato nel 1936, frequentato negli anni Sessanta dalla grande Mina, che adorava quell’acqua termale, ma che si stava sbriciolando su se stesso. E’ stato rifatto tutto, dai solai, agli infissi fino alla splendida terrazza da cui si vede il mare, che potrà essere sempre visitabile, anche di sera, perché illuminata e fornita di panchine. Anche il parco è stato completamente rimesso a nuovo, assieme al vecchio anfiteatro, gioiellino dell’intero complesso. Dieci le persone che oggi lavoreranno qui, di cui tre storici operai della vecchia S. Carlo.